Nel “Sesto Continente Mediterraneo,” l’olio di oliva è sempre stato molto più di un semplice alimento.
Nell’antichità, questo fluido prezioso non rappresentava solo una risorsa gastronomica, ma un elemento essenziale per la vita umana. La sua ubiquità nella storia antica è testimoniata da reperti che risalgono a 8.000 anni fa, come quelli rinvenuti a Ein Zippori, in Israele.
L’ulivo, simbolo di longevità e resistenza, ha lasciato tracce profonde nella cultura mediterranea.
Tra gli alberi millenari che ancora oggi affascinano con la loro imponenza e storia, si trovano l’albero di Al Badawi in Israele, che si stima abbia tra i 4.000 e i 5.000 anni, e l’albero di Vouves a Creta, che ha oltre 3.000 anni. Questi giganti silenziosi sono testimoni viventi di un passato in cui l’olio di oliva era la linfa vitale delle civiltà.

Il Mito dell’Ulivo: Atena e Poseidone
La storia dell’ulivo affonda le sue radici nel mito. Nell’antica Grecia, l’ulivo nacque da una leggendaria disputa tra due divinità olimpiche: Atena, dea della saggezza, e Poseidone, dio del mare. Tutto ebbe inizio con Cecrope, il mitico re che unificò i villaggi dell’Attica sull’Acropoli. Cecrope chiese agli dèi un segno di protezione, e così Atena e Poseidone gareggiarono per il favore del popolo.
Poseidone, con il suo tridente, colpì la roccia dell’Acropoli, facendo sgorgare una fonte di acqua marina e creando un cavallo veloce come il vento. Il dio era certo di avere la vittoria in pugno: il mare e il cavallo rappresentavano potenza e mobilità, doni inestimabili per gli uomini.
Atena, invece, piantò un ulivo, offrendo un dono che avrebbe cambiato per sempre la vita delle persone. L’ulivo, con i suoi frutti, forniva un olio prezioso per preparare cibi, curare il corpo, guarire ferite e alimentare le lanterne. Era un dono versatile e duraturo, capace di migliorare la vita quotidiana in modo tangibile.
Atena vinse la disputa, e l’ulivo divenne simbolo della sua saggezza e della sua protezione. Questo mito non è solo una storia di divinità, ma una metafora della connessione tra l’uomo e la natura, e del ruolo fondamentale dell’olio di oliva nella cultura mediterranea.

Un Patrimonio Senza Tempo
Oggi, l’olio di oliva continua a essere il cuore pulsante delle tradizioni mediterranee. È un ponte tra passato e presente, tra mito e realtà. Dalle antiche civiltà ai giorni nostri, il suo valore rimane immutato: un simbolo di vita, prosperità e pace.
Nella Tuscia, regione ricca di uliveti secolari, questa eredità vive ancora. L’olio prodotto qui non è solo un alimento, ma un legame con la storia e i miti che hanno plasmato la cultura mediterranea. Ogni goccia racconta una storia millenaria, ricordandoci che l’ulivo, con le sue radici profonde, è davvero “la pianta della vita.”